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Gabriele Basilico e Luigi Ghirri | Sguardi diversi sul paesaggio

Grazie agli smartphone e ai social media, la fotografia è diventata una compagnia costante nelle nostre giornate. Anche i fotografi dilettanti in genere prediligono immortalare il paesaggio... Ma i grandi artisti della fotografia come lo hanno visto e rappresentato?

Gabriele Basilico (1944-2013) e Luigi Ghirri (1943-1992) sono nomi famosissimi.

Il primo è celebre soprattutto per le sue campagne fotografiche sui paesaggi urbani, a partire da quelli dell'amata città natale, Milano. Ha lavorato tutta la vita, anche come divulgatore, sulla morfologia e le trasformazioni della città e del paesaggio contemporaneo, spingendosi spesso anche molto lontano: in oltre sessanta progetti, da cui sono derivati altrettanti libri personali, ha affrontato sistematicamente tante città in tutto il mondo – tra tutte, Beirut, devastata dalla guerra civile, indagata per la prima volta nel 1991, gli ha procurato notorietà a livello internazionale.

Ghirri è invece il fotografo dei paesaggi italiani per eccellenza (soprattutto emiliani), tanto da aver dato vita, col progetto collettivo Viaggio in Italia, a una ricognizione del territorio in forma di atlante delle trasformazioni del paesaggio. Questo, negli anni Ottanta del secolo scorso, appariva come un soggetto sfuggente, perché da un lato non era chiaramente definito a livello teorico, dall'altro si allontanava sempre più rapidamente dall'immagine tradizionale, prevalentemente agraria, che aveva conservato per secoli.

Basilico si è solo occasionalmente dedicato al paesaggio extra-urbano propriamente detto e, sebbene "su commissione", con esiti molto originali. Lo accomuna a Ghirri una coincidenza temporale, di cui quest'anno ricorre il quarantennale: al 1984 risalgono sia la "Mission" francese, nella quale Basilico fu "arruolato" dal governo Mitterand per una campagna fotografica sul litorale del Mare del Nord e del Canale della Manica, sia il già citato Viaggio in Italia.

I due autori, ciascuno con una personale attitudine al tema, rappresentano due differenti e coeve modalità di intendere la fotografia di paesaggio. Inoltre, esaminandone l'attività si scopre che sussistono numerosi e significativi punti di contatto tra i temi della pianificazione e tutela del paesaggio e il loro approccio metodologico. 

Per saperne di più, proseguite qui.

Buona lettura!

paola gastaldi