Continua l'impegno congiunto di Fondazione Compagnia di San Paolo, Ministero della Cultura e Regione Piemonte per promuovere il Piano paesaggistico regionale, con una nuova sperimentazione di carattere strategico.
Trascorsi alcuni anni dall'approvazione del Piano, infatti, il progetto, nelle sue diverse articolazioni territoriali, si focalizza sull'importanza di un'attiva attuazione del piano, in grado di coniugare in positivo la tutela dei beni paesaggistici e culturali, garantita dal recepimento delle previsioni del Ppr, con lo sviluppo sostenibile delle comunità e delle loro attività socio-economiche.
Concluso il lavoro sull'area dell'Eporediese e la città di Ivrea, che vi avevamo raccontato qui, a essere oggi sotto i riflettori è l'Alta Valle Bormida piemontese, un'area già indicata dalla Regione Piemonte quale area interna, nell’ambito della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese (SNAI), e ricompresa nell’Ambito di paesaggio “Alte Langhe” del Ppr.
Il progetto, che sarà presentato in un convegno dedicato, è articolato in 3 azioni:
l’azione 1 Biografia di un paesaggio. L’Alta Val Bormida e il suo patrimonio territoriale di lunga durata ha ricostruito le diverse fasi di strutturazione del paesaggio, con particolare attenzione al censimento dei beni culturali, anche in vista del miglioramento dell’offerta turistica come una possibile strategia per lo sviluppo
l'azione 2 Il paesaggio come valore aggiunto da gestire. Le potenzialità delle filiere agropastorali, dell’ospitalità e della cultura identifica le filiere produttive più significative, con le relazioni che esse intrattengono con il paesaggio e indagando il loro ruolo potenziale per gli scenari futuri, e approfondisce il tema della cultura e degli eventi
l’azione 3 Progetto esemplificativo di recupero dei paesaggi rurali storici, prevalentemente terrazzati, invasi dal bosco punta all'individuazione e al recupero a fini produttivi dei paesaggi agrari storici, soprattutto vitivinicoli, interessati da processi di rimboschimento; Regione Piemonte e Soprintendenza stanno collaborando per favorire questa importante riqualificazione