Con la Decisione n. 38 COM 8B.41 del 22 giugno 2014, il Comitato per il Patrimonio Mondiale dell’UNESCO ha iscritto il sito “I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato” nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Il sito interessa il territorio di 101 comuni compresi nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo.
I territori individuati sono raggruppati in 6 componenti (core zone) e due zone tampone (buffer zone):
Componente 1 “La Langa del Barolo”
Componente 2 “Il Castello di Grinzane Cavour”
Componente 3 “Le Colline del Barbaresco”
Componente 4 “Nizza Monferrato e il Barbera”
Componente 5 “Canelli e l’Asti spumante”
Componente 6 “Il Monferrato degli Infernot”.
Con tale decisione l’UNESCO riconosce che “I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato in Piemonte comprendono una selezione di cinque distinte aree vitivinicole e un castello, i cui nomi evocano una profonda e antica esperienza basata sull’interazione tra l’uomo e il suo ambiente (…). Essi offrono un panorama di colline coltivate con cura nel rispetto delle antiche disposizioni dei lotti, punteggiate di edifici che strutturano lo spazio visivo: borghi, castelli, chiese romaniche, cascine, ciabot, cantine, magazzini per l’invecchiamento e la distribuzione commerciale del vino, piccoli centri e grandi città ai margini dei vigneti. Il sito seriale si distingue per l’armonia e l’equilibrio estetico dei suoi paesaggi, per la varietà architettonica e storica degli elementi costruiti associati alle attività di produzione del vino e per la presenza di un’ autentica e antica arte di vinificazione”.
L’iscrizione di un sito nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO determina il suo riconoscimento quale bene di valore inestimabile e insostituibile, non solo per ciascuna nazione, ma per l’umanità intera. La perdita o il deterioramento di uno qualsiasi di tali beni comporta l’impoverimento del patrimonio di tutti i popoli del mondo.
Per garantire la salvaguardia di tale patrimonio, l’UNESCO impegna la Regione Piemonte e le amministrazioni coinvolte a mettere in campo strumenti e politiche per la sua tutela, conservazione e valorizzazione.
In quest’ottica la Regione Piemonte, in collaborazione con le Province e alcune delle amministrazioni comunali interessate, ha predisposto e approvato una deliberazione di Giunta regionale datata 21 settembre 2015, “Sito UNESCO i paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato. Linee guida per l’adeguamento dei piani regolatori e dei regolamenti edilizi alle indicazioni di tutela per il sito UNESCO”.
Le Linee guida forniscono indicazioni ai Comuni per la realizzazione dell’analisi paesaggistica dei territori compresi nelle core e buffer zone e per l’aggiornamento delle indicazioni normative: queste dovranno essere inserite nei piani regolatori comunali tramite specifiche varianti, per rendere pienamente operativa la rete di tutela del sito.
È indispensabile definire gli interventi di tutela e valorizzazione dei territori interessati sulla base di un’indagine paesaggistica specifica per ciascun ambito, perché solo l’individuazione, a una scala di opportuno dettaglio, delle specificità che caratterizzano i luoghi può effettivamente garantirne il riconoscimento e la tutela.
Già nel corso del 2016, per illustrare dettagliatamente i contenuti delle Linee guida, i tecnici regionali e provinciali hanno incontrato le amministrazioni e i tecnici dei 101 comuni UNESCO, riuniti in gruppi omogenei per territorio, per proporre l’avvio delle indagini paesaggistiche secondo un criterio che superasse il confine amministrativo comunale e al contrario ponesse il criterio del paesaggio e della visibilità dei luoghi quale collante per le indagini e per i conseguenti sviluppi normativi.
A supporto delle attività di indagine svolte dalle amministrazioni e a sostegno di un approccio sovracomunale, gli uffici regionali hanno elaborato e fornito alle amministrazioni stesse la “Carta della sensibilità visiva”, dando inoltre priorità di finanziamento a quelle che ne facessero richiesta in forma associata.
Hanno così preso avvio i Tavoli di Lavoro Preliminari: tavoli di confronto istituiti dalle Linee guida regionali con l’obiettivo di accompagnare le amministrazioni comunali e i tecnici incaricati nello sviluppo delle indagini paesaggistiche e nella predisposizione degli elaborati propedeutici alle varianti urbanistiche di adeguamento.
I Tavoli di Lavoro sono tuttora occasione per un serrato e costruttivo confronto tra tecnici regionali e provinciali, professionisti incaricati e amministratori sulla definizione delle modalità d’indagine, dei contenuti delle cartografie da produrre, delle scale ottimali di restituzione, dei contenuti della relazione paesaggistica e delle norme per la tutela dei paesaggi individuati: uno scambio di conoscenze tecniche e scientifiche che può realmente accrescere una sensibilità condivisa sul tema.
A oggi, più di 50 comuni hanno intrapreso gli studi per lo sviluppo dell’indagine. Fra questi, 40 hanno avviato il primo Tavolo di Lavoro e 10 hanno concluso il secondo, portando a termine l’indagine paesaggistica necessaria all’avvio della variante urbanistica – sebbene il solo comune di La Morra sia già giunto alla pubblicazione del progetto preliminare di variante.
In totale quindi, a circa due anni dalla pubblicazione delle Linee Guida, più del 50% dei comuni UNESCO ha avviato il percorso richiesto. Si tratta di un risultato importante, ma è necessario che i restanti comuni procedano al più presto all’avvio delle indagini previste dalle disposizioni regionali a tutela dei nostri territori e a garanzia del mantenimento dell’importante riconoscimento.
Paola Magosso