Tempo d’estate, anche se un po’ turbolenta… Se la si affronta con un ghiacciolo al limone o un bel chinotto, può essere interessante sapere qualcosa in più sugli agrumi, che sono tanto noti nella quotidianità quanto misteriosi nelle origini, nello sviluppo e nella diffusione.
Se si pensa ai fiori profumati e ai frutti colorati degli agrumi, la mente corre verso il Sud della penisola, ai limoni della Costiera Amalfitana e alla Sicilia, terra di arance per eccellenza. Tuttavia, vi avevamo raccontato qui che anche nel Nord del Piemonte gli agrumi hanno trovato un ambiente favorevole.
Il percorso che ha condotto alla creazione degli agrumeti italiani, fino a farli entrare nell’immaginario collettivo come sinonimo di giardino mediterraneo, è stato lungo e tortuoso, e intreccia aspetti socio-politici ed economici che hanno segnato profondamente la storia, a partire dall’età antica. Inoltre, col diffondersi del gusto e della cultura italiana in tutta Europa, anche Paesi con un clima poco adatto allo sviluppo di questi frutti si sono ingegnati per riuscire a coltivarli e godere delle loro virtù. È una vicenda che vale la pena conoscere… potete leggerla qui.
Dal punto di vista alimentare, gli agrumi sono frutti di impiego comune nelle nostre case, ma difficilmente se ne conosce la provenienza e le innumerevoli proprietà. Un ulteriore articolo riguarda perciò l’etnobotanica di questi frutti che vengono da lontano, addentrandosi nelle avventurose vicissitudini che li hanno fatti arrivare fino a noi, nonché approfondendo le loro caratteristiche, anche le meno note: continuate qui.
Buona lettura, e che sia ricca di spunti di viaggio e di cucina!