In questa primavera capricciosa, in cui la neve ha deciso di cadere copiosa un po’ fuori tempo, è più probabile aver usato gli sci che la bicicletta… Ma ora è tempo di rimettersi in sella!
Se si parla del Biellese, si affacciano alla mente molte immagini diverse, dal patrimonio di stabilimenti legati all’attività tessile, con la sua storia secolare, al paesaggio rurale “storico” della baraggia, incluso nel Registro nazionale dedicato (ne avevamo parlato qui), ai luoghi della devozione, soprattutto il Santuario di Oropa.
Difficilmente si pensa subito a paesaggi alpini, che però costituiscono il… sudato punto di arrivo di questa nuova, lunga escursione in bicicletta. Seguendo le tracce del nostro collega Alfredo Visentini, che ha predisposto e soprattutto percorso in prima persona un itinerario circolare da Rovasenda, è possibile apprezzare la straordinaria varietà paesaggistica di un territorio relativamente piccolo ma ricchissimo di elementi degni di nota.
Non sarà facile tenere il passo, considerando che parte dell’escursione prevede di ripercorrere la 15a tappa del Giro d’Italia del 30 maggio 1999 da Biella a Oropa, terreno della mitica impresa del grande Pantani, che sarà anche riproposta quest’anno come seconda tappa, con partenza da San Francesco al Campo e arrivo al Santuario, nonché (in salita!) la 14a tappa del Giro (Agliè-Oropa) del 24 maggio 2014, un'ascesa davvero difficile e lunga, senza mai una pausa per riprendere il fiato.
Anche se si decide di adottare un ritmo più lento, lungo la strada si trovano attrazioni per tutti i gusti, dalle colorate fioriture dei rododendri dell’Oasi Zegna all’archeologia industriale, dalle colline vitate del poco noto Bramaterra alle dimore signorili eclettiche di Rosazza.
Non ci resta che spolverare il telaio, gonfiare le gomme e indossare il casco: si parte da qui.
Se la compagnia di Alfredo vi ha stimolato a pedalare, potete recuperare le altre gite in bicicletta alla scoperta dei paesaggi della nostra regione: al Lago di Malciaussia, al Colle della Dieta, da Rivoli in Val di Susa, da Villarfocchiardo al Moncenisio, da Pont Canavese al Nivolet, dal Lago Maggiore al Mottarone.