Le infrastrutture verdi e blu sono elementi cruciali della pianificazione e gestione del territorio, perché contribuiscono alla sostenibilità ambientale, alla resilienza dei paesaggi e al miglioramento della qualità della vita.
Le infrastrutture verdi sono reti di spazi naturali, come parchi, giardini, foreste urbane, aree agricole e corsi d'acqua, che forniscono una serie di servizi ecosistemici vitali. Le infrastrutture blu comprendono corpi idrici come fiumi, laghi, stagni e coste, nonché le reti di drenaggio che gestiscono le acque piovane. Questi due tipi di infrastruttura, spesso interconnessi, concorrono alla gestione sostenibile delle risorse naturali, combinando la conservazione e la valorizzazione del capitale naturale con il miglioramento dell’ambiente urbano.
Uno degli aspetti fondamentali delle infrastrutture verdi e blu è la loro capacità di erogare servizi ecosistemici, ossia quei benefici che gli ecosistemi forniscono agli esseri umani. Le infrastrutture verdi e blu contribuiscono infatti alla regolazione del clima, migliorano la qualità dell'aria e dell'acqua, promuovono la biodiversità e supportano il ciclo dell'acqua, riducendo il rischio di inondazioni e siccità. Ad esempio, la vegetazione urbana favorisce l’assorbimento del carbonio, contribuendo a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, mentre la presenza di corsi d’acqua e di aree umide è essenziale per la gestione naturale delle acque piovane, prevenendo l’erosione del suolo e il rischio di allagamenti.
Inoltre, le infrastrutture verdi e blu offrono numerosi vantaggi legati alla salute e al benessere umano, tra cui rientra il miglioramento della qualità estetica del paesaggio. I parchi, le aree verdi e i corsi d’acqua rappresentano anche luoghi di rifugio e di interazione sociale, incentivando attività fisiche e ricreative. In contesti urbani sempre più densamente popolati, questi spazi sono essenziali per garantire un equilibrio tra la crescita della città e il benessere dei suoi abitanti. La presenza di aree verdi e blu, quindi, aiuta a creare paesaggi più resilienti, che non solo rispondono a necessità ecologiche e ambientali, ma anche culturali e sociali.
Nel contesto della pianificazione territoriale, la progettazione di infrastrutture verdi e blu implica una visione integrata e multi-scalare che considera sia gli aspetti ecologici che quelli legati al paesaggio e alla vita sociale. Ad esempio, la previsione e realizzazione di parchi urbani e percorsi verdi lungo fiumi e corsi d’acqua può rinforzare la connessione tra spazi naturali e tessuti urbani, favorendo una sinergia tra biodiversità e fruizione umana. Le infrastrutture verdi e blu, quindi, non sono solo elementi di “conservazione” ambientale, ma anche strumenti di “produzione”, di riqualificazione del paesaggio urbano, che promuovono la sostenibilità e la vivibilità delle città.
Oggi è particolarmente importante prestare attenzione allo stato di salute delle infrastrutture verdi e blu, poiché rappresentano una risposta innovativa e integrata alle sfide ambientali contemporanee, prima tra tutte il contrasto e adattamento ai cambiamenti climatici. La loro integrazione nella pianificazione territoriale e nella progettazione del paesaggio non solo promuove la sostenibilità, ma contribuisce a costruire città e territori più resilienti, vivibili e in armonia con la natura.
Per apprezzare appieno loro importanza e le molteplici e non sempre semplici connessioni con la pianificazione territoriale e paesaggistica, occorre un ulteriore approfondimento... Proseguite qui.
Buona lettura!