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Paesaggi d’estate

Continuano le passeggiate alla scoperta del patrimonio paesaggistico, naturalistico, storico-architettonico e immateriale della nostra regione. È la volta di Avigliana e dei suoi molteplici elementi di interesse, disseminati tra gli edifici del borgo storico e il territorio circostante, fortemente caratterizzato dalla presenza dei due laghi e dominato dall’alto dalla maestosa Sacra di San Michele. Non sorprende che un luogo così ricco di storia e dalla conformazione così peculiare abbia anche dato origine a curiose leggende.

In virtù dei valori paesaggistici che racchiude, la zona di Avigliana è interessata da numerosi provvedimenti di tutela. La “Dichiarazione di notevole interesse pubblico della fascia intorno ai laghi”, emanata nel 1952, si concentra sulla protezione degli elementi scenico-percettivi che connotano il paesaggio agrario circostante, salvaguardando in particolare le ampie visuali panoramiche da cui è possibile godere dalla strada costiera verso i due bacini. Dieci anni più tardi, un’altra dichiarazione individuava un’area rurale (oggi in parte compromessa) “di grande interesse paesistico” in prossimità del centro storico. Ancora, nel 1967, è stato emanato un provvedimento a tutela della zona collinare a nord del Lago Grande, “per la bellezza della sua conformazione orografica, per la ricchezza del verde, per la varietà degli insediamenti edili tradizionali che la costellano”; l’area, caratterizzata dal fulcro visivo del castello, ha mantenuto tuttora le peculiarità descritte dal decreto. Non mancano inoltre elementi geomorfologici puntuali: già nel 1927, un’apposita dichiarazione segnalava, tra gli altri, l’interesse del gigantesco masso erratico della “Pera Forcera”, oggi inserito nella rete dei percorsi di fruizione naturalistica e usato quale meta di arrampicata sportiva. A ulteriore riprova del fatto che l’ambito possiede un complessivo rilievo paesaggistico, non solo in sé ma in virtù delle sue ampie correlazioni geografiche, la gran parte del territorio comunale di Avigliana è compresa nel cosiddetto “Galassino” (ovvero un esteso contesto sottoposto a tutela) della “Zona Intermorenica Aviglianese”, che considera le emergenze storico-architettoniche e naturalistiche come componenti di un sistema interconnesso, che deve essere considerato con uno sguardo ampio, che ricalca le visuali che che si aprono dai numerosi tratti di viabilità pubblica. Tutti i provvedimenti citati sono riportati nel Catalogo dei beni paesaggistici del Piemonte – prima parte, elaborato costitutivo del Piano paesaggistico regionale.
Avigliana è un esempio concreto di corrispondenza tra le presenze materiali e la consapevolezza dell’importanza della loro salvaguardia, da tempo attuata fattivamente grazie a strumenti normativi dedicati, per tramandarne il valore attraverso i decenni e oltre.