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Storie di pietra V

Che cosa c’è di meglio in primavera che evadere dal caos del capoluogo, magari inforcando la bicicletta per una breve gita alle porte di Torino? Vi accompagniamo alla scoperta di alcuni massi erratici, in un’isola di quiete vicinissima alla città.

In auto o, ancor meglio, in sella alla bici, intraprendiamo un piacevole itinerario alla scoperta delle “sentinelle di pietra” presenti nei dintorni di Pianezza e San Gillio, alla periferia Ovest di Torino: non ci sono scuse, è un’escursione che può essere intrapresa anche appena usciti dall’ufficio. L’area è piuttosto ampia e include una pluralità di paesaggi che si sono stratificati su matrici storiche diverse, talora contraddittorie, la cui individuazione non è sempre agevole a causa dell'effetto omologante prodotto dall'edificazione dell'ultimo mezzo secolo.

Possiamo tuttavia incentrare la nostra attenzione su uno degli aspetti più duraturi del paesaggio, quello lasciatoci in eredità dai ghiacciai del Quaternario che, nella loro fase di massima espansione, sono scesi sino a lambire la metropoli, disseminando il loro cammino di innumerevoli massi erratici. Sono frammenti mastodontici di roccia compatta che, come perle di una titanica collana, ancora circondano la città e, come in questo caso, si collocano talvolta vicino a laghetti che allietano ulteriormente la vista.

Il percorso che proponiamo è facile e totalmente pianeggiante, dalla lunghezza totale di circa 20 chilometri. Se all’auto preferite la bicicletta, è meglio optare per l’uso di MTB o comunque con buona gommatura, perché parte dell’itinerario si svolge su strade sterrate. Il punto di partenza si trova a Pianezza, dove è possibile osservare, in pieno centro, il masso Gastaldi, un dinosauro di pietra ormai inglobato dalle case circostanti, dalla curiosa storia, per terminare con il bellissimo masso nella zona della Cascina delle Monache che presenta, sulla sommità, numerose incisioni coppelliformi. Non resta che partire... da qui.

Se i massi erratici vi hanno incuriosito, non mancate le tante puntate precedenti: abbiamo già visitato Borgone e Usseglio, la zona di Avigliana, Reano, Sangano e Villarbasse e, infine, Cavour.

Buona lettura!