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Attorno all'albero monumentale V

Le nostre periodiche escursioni "Attorno all’albero" conducono questa volta a scoprire due specie assai diverse fra loro, che tuttavia si trovano a breve distanza nello spettacolare Parco della Burcina, e ad approfondirne le rispettive caratteristiche.

La prima protagonista di questa puntata è una graziosa pianta che, sebbene non abbia la "costituzione" di specie che da vetuste appaiono ben più imponenti, è molto longeva: alcuni esemplari plurisecolari coltivati in parchi e giardini possiedono caratteristiche di monumentalità tali da essere presenti nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia, curato dal Ministero competente. Si tratta dell'agrifoglio (Ilex aquifolium), tipica essenza natalizia, ampiamente coltivata come ornamentale, ma nella nostra regione presente anche allo stato spontaneo, seppure con distribuzione puntiforme. La sua bellezza è dovuta allo splendido fogliame verde intenso, che crea un piacevole contrasto con i frutti rossi degli esemplari femminili. Al di là dell'aspetto paesaggistico, pressoché tutte le parti della pianta celano inaspettate virtù terapeutiche e possiedono risvolti etnobotanici fin dall'antichità. Proseguite qui per saperne di più. 

Anche se è più usuale vedere l'agrifoglio sotto forma di alberello o piegato a comporre vivaci ghirlande decorative, per l'occasione abbiamo scovato un esemplare monumentale davvero notevole, che cresce nel Parco della Burcina in Provincia di Biella. Il meraviglioso giardino, creato intorno alla metà dell'Ottocento dalla famiglia Piacenza e notissimo soprattutto per la valle dei rododendri, che compongono, al momento della fioritura, un mosaico di mille colori, è un trattato di botanica vivente, che spazia attraverso i secoli e le latitudini. A riprova di ciò, vanta anche la presenza, con alcuni esemplari monumentali, tra le altre, di una specie esotica nota, contrariamente all'agrifoglio, proprio per la sua caratteristica grande altezza, anche quando non è vetusta: la sequoia gigante. Per approfondire questo curioso accostamento di tipi arborei così eterogenei, leggete qui.

Passeggiare tra simili colossi fa viaggiare, almeno con la fantasia, fino agli Stati Uniti, ma alcune sequoie si possono trovare, oltre che alla Burcina, anche nel Cuneese, e sono a loro volta dotate di poco conosciute virtù curative, oltre che di un fascino che ha ispirato la fantasia degli Indiani d'America e non cessa di stupire i viaggiatori contemporanei. Scopriamole meglio qui.

Come sempre, vi ricordiamo di consultare spesso le pagine del sito istituzionale della Regione Piemonte dedicate alle Foreste, sempre ricche di informazioni, e di recuperare i nostri passati giri... attorno all'albero, dal castagno, al larice, al tiglio, al pino cembro.

Buona lettura!